Alle 7.00 del mattino siamo a meno 2, e non è confortante se penso che oggi abbiamo una tappa pesante, circa 800 km. Ieri abbiamo infatti deciso di saltare la tappa intermedia a Mount Zebra e puntare direttamente sul mare nella speranza di trovare un clima migliore.
Fino alle 9.00 la temperatura è veramente molto bassa, ma quando il sole comincia a scaldare va meglio. La strada è ottima, tutta autostrada con leggere deviazioni in strade secondarie ma sempre molto scorrevoli.
Fare benzina non è sempre troppo facile, bisogna fare bene i conti con i km e le aree di servizio che indica il gps, ma il gps ha spesso dato consigli sbagliati e per questo ci siamo trovati più volte in difficoltà.
Seguiamo la direttrice principale per Port Elisabeth, ma quasi a metà strada viriamo verso il centro e tagliamo su una strada che taglia nel mezzo di un parco naturale.
Siamo sempre sui 1500 di altitudine e lo scenario che si apre ai nostri occhi è stupefacente. Ad ogni passo che scavalchiamo si apre un mondo con pianure immense colore giallo oro macchiate da specchi d’acqua di colore cobalto.
A volte costeggiamo dei rilievi dalle forme più strane e tutto si perde all’orizzonte. Spazi così grandi li abbiamo ammirati poche volte, in Tibet piuttosto che nel Sahara o in Patagonia, ma niente è mai completamente uguale. Qui in più abbiamo anche un vero e proprio zoo all’aperto: giraffe, struzzi, gazzelle, facoceri, scimmie ed anche minolli stazionano nel verde circostante, c’è pure un birimbo birambo dalle orecchie a sventola maculato, rarissimo nel paese.
Scendiamo di altitudine ed aumenta la temperatura, dai meno 2 di stamane siamo a più trenta, una escursione termica altissima e ci dobbiamo fermare per toglierci maglie supplementari ed imbottiture.
A Jannesville, un forte vento scuote le moto ed i due van, ci stiamo avvicinando all’Oceano Indiano. Strada sempre secondaria ma velocissima con sali e scendi che rompono la monotonia di questa seconda parte di paesaggio.
È il tramonto quando ci affacciamo sull’Oceano ed il vento si fa fortissimo. Le moto si tengono con fatica ed i furgoni devono procedere adagio, almeno fino a quando prendiamo l’ultimo tratto di autostrada per St. Francis Bay.
Lyme Road è all’interno di un comprensorio di lusso che affaccia direttamente sulla baia. Non crediamo ai nostri occhi quando il proprietario ci apre la porta della villa super lussuosa che ci verrà a costare la metà di quello che abbiamo pagato per il campeggio a Kasane.