4 settembre 2014

Lasciamo Vienna senza particolari rimpianti o emozioni, il viaggio continua verso Praga, la tappa è molto breve, circa 300 km.

Il traffico però ci spiazza un pochino, non è facile uscire dalla città austriaca ed impieghiamo quasi due ore per percorrere solo 80 km che sono i km necessari per arrivare al confine con la Repubblica Ceca dove siamo attesi da Rad, il nostro collega ceco con 2 motociclisti della polizia del traffico. Un breve saluto e velocemente ci portiamo a Znojmo, dove abbiamo il primo incontro sul territorio.

La scuola di polizia dove siamo accolti è molto grande e il Comandante insieme al Questore della città di offre un gradito saluto.

Ne approfittiamo intanto per alleggerire l’abbigliamento, la temperatura è salita a 28° e più e questa altalena non ci fa certo bene.

Proiettiamo il nuovo video promo, questa è la prima volta all’estero: dopo la visione del video l’espressione dei nostri colleghi cambia, e non è solo una sensazione. Parole di ammirazione e di approvazione per il nostro operato ci stimolano ancora di più a continuare sulla nostra strada.

Ma sul più bello, mentre tutto va come deve e meglio di quello che ci aspettavamo, Andrea mi domanda: ma il visto collettivo della Bielorussia chi lo ha portato???? Non svengo solo perché non mi sembra il caso, ma inizio a sudare ed a pensare chi lo poteva avere preso. Il visto lo aveva ritirato Francesco dall’ambasciata bielorussa a Roma e da allora dove era stato riposto? Francesco non sa dare spiegazioni e non ricorda dove può essere. Sicuramente è in caserma ma dove?? Telefoniamo a Drago, il nostro amico al Reparto che va di corsa nella stanza della nostra sede a controllare, ma la risposta è laconica: qua nun ce sta gnente!!!! Ma sei sicuro, insisto io??? Te dico de no, o messo tutto sottosospra, nun ce sta gnente!!!!

Accoppare Francesco non si può, non è previsto ne dal nostro regolamento interno e ne da quello sovrano e allora non ci rimane altro che assorbire l’ennesimo colpo e pensare come agire. Contattiamo per mezzo di Santina l’ambasciata bielorussa a Roma ed abbiamo un colpo di fortuna autentico: grazie ad un funzionario conosciuto in occasione del rilascio dei visti potremo ottenere l’emissione di un visto ex novo a Praga. Siamo in 11 ad avere bisogno del documento, 8 italiani e 3 spagnoli, speriamo di farcela…

Riprendiamo la strada verso la capitale su una statale che ci toglie la piccola percentuale di tranquillità che ci era rimasta: lavori in corso e camion per decine e decine di km, file interminabile e questo caldo asfissiante di questa estate improbabile. Arriviamo in albergo a Zbraslav, periferia di Prag,a che sono le 19: in pratica per percorrere 320 km ci abbiamo impiegato quasi 10 ore.

Il tempo strettamente necessario per sistemare le moto nel parking, una cena frugale e siamo a nanna. L’hotel è della polizia ed ha un costo di euro 4 per notte, mentre la benzina la paghiamo, con grande meraviglia, quasi un 1,60 euro/litro, più dell’Austria.