Ieri sera il grande Gino ci ha regalato uno spaghetto alla pescatora incredibile, incredibile per come ha trovato il pesce e per come lo ha cucinato nell’angolo di un parcheggio.
Non siamo passati inosservati, gli ospiti che andavano e venivano dall’hotel si fermavamo a guardare cosa stavamo facendo, anche una ragazza cicciottella, con il braccialetto elettronico alla caviglia, è rimasta a fissarci per un po’.
Facciamo colazione alle 7.00 e con due salti di tangenziale ci rimettiamo in autostrada. Fa molto caldo e prima di allontanarci dalla grande metropoli siamo costretti ad affrontare un lento traffico che ci farà perdere un sacco di tempo. Questo tratto di autostrada è ancora a pagamento, almeno per 300 km verso nord. Le aree di servizio qui sono collocate al centro delle due carreggiate e quindi per entrare nelle stazioni di rifornimento devi pericolosamente prendere la corsia più a sinistra ed accedere. Una manovra pericolosa, almeno credo, anche quando esci dall’area in quanto ti trovi sulla corsia di sorpasso. In una di queste aree facciamo il pieno e ci prendiamo un momento di relax, e proprio mentre eravamo intenti a farci il caffè di mezza mattina vediamo tornare Norbert con 100 $ in mano: era incredulo, ci racconta che si era messo a fare due chiacchiere con una signora che era ferma con la sua Porsche per fare benzina e questa, dopo aver ascoltato le finalità del nostro viaggio, gli ha voluto donare quasi a forza quel verdone. Solo qui credo possano capitare queste cose.
Ci avviciniamo ad Orlando e pieghiamo ad est verso Daytona, Ricky ci consiglia di fare una escursione in questo famoso centro a nord della Florida. Daytona Beach è famosa per il circuito Daytona International Speedway, che ospita importanti eventi motoristici ed è l’attrazione per migliaia di appassionati che corrono ad assistere alle numerose gare che si tengono in ogni mese dell’anno, anche se il più importante rimane lo Speedweeks che si tiene nel mese di febbraio.
Dal lungomare si vede molto bene il circuito, ma in questo periodo non si può visitare e così ci portiamo su quel tratto di spiaggia ove è possibile entrare con macchine e moto. E’ un posto molto particolare, entri sulla battigia pagando 10$ e poi percorri in moto, o macchina, circa un km e mezzo tra ombrelloni e sdraio, una cosa mai vista. Ne approfittiamo per farci un sacco di foto, il posto merita davvero. Qui si che siamo la curiosità di tutti i presenti, scattano più loro che noi.
Ultimo strappo per Jacksonville, ed anche oggi portiamo a casa un bel bottino di km, quasi 600. Ci attende lo sceriffo della contea che ha provveduto a prenotarci l’alloggio. Una persona molto cordiale che si intrattiene con noi fino all’ora di cena e ci dona gli “immancabili” scudetti di polizia, da quando siamo entrati negli Usa ne abbiamo collezionati una dozzina.