MfP a New Orleans 2016

15 Aprile 2016

Marco questa notte non ha riposato, afferma che la colpa è di Celestino e Veronica che hanno russato continuamente. Celestino da la colpa a me, secondo lui ero io a russare. Io invece li ho sentiti russare tutti e tre, insomma non si trova un accordo in tal senso.

Colazione al buffet del motel e trascorriamo la mattinata a pensare sul da farsi. Per le assicurazioni ancora non abbiamo risposte: abbiamo scritto alla AIG, indicata dal Ministero degli Esteri, ma non abbiamo ottenuto alcun riscontro. Siamo anche in contatto con un broker in Italia che ci darà un feedback a breve, ma questo breve quanto durerà?

Ci organizziamo per una escursione in centro, togliamo una valigia dalle moto per renderle più agili nel traffico ed impostiamo il Tomtom. Ricky fa da guida attraverso i quartieri di Tremè, Fauborg Marigny e quello francese, dove ci fermiamo a pranzo nel popolare Mother’s, caratteristico ristorante che offre cucina creola. Il quartiere francese di giorno dona un aspetto più umano, le persone che circolano sono “normali” e la musica a palla della notte è rimpiazzata da band che lungo la strada suonano un dolce jazz. Ecco, questo nuovo volto mi piace molto di più. A piedi arriviamo fino al Mississippi, c’è un forte vento e le acque di colore marrone sono agitate. I battelli con centinaia di turisti a bordo solcano quel tratto di ansa senza sosta, è uno spettacolo starli ad ammirare.

Torniamo al parcheggio delle moto e sempre con la guida del tomtom rientriamo in motel. C’è molto da fare, da sistemare. I mezzi sono tutti da controllare, Norbert e Glauco fanno il tagliando alle loro Honda, si ispezionano i liquidi dei Daily e ci prepariamo al lungo trasferimento di domani, circa 800 km per Lake City, Florida.