Prima del viaggio #2

Il San Valentino è trascorso tra pacchi e scatoloni, tra gomme di scorta ed attrezzatura varia, praticamente come il giorno successivo, e cioè il 15, preludio dell’imbarco dei mezzi nei container.

La maggior parte del lavoro è stato fatto, siamo alle rifiniture ed al bilanciamento dei carichi sui mezzi. Giuseppe arriva con i cerchioni nuovi, altri vanno a montare le nuove gomme di scorta e Gianfranco con Riccardo sostituiscono i treni delle loro BMW.

Siamo tutti lì intorno ai mezzi come api operaie, ce la faremo senz’altro.
Il tempo ci assiste, piove pochissimo e solo a tratti.
Un problemino non da poco sono invece gli adesivi che abbiamo applicato sui nostri bauli, non tengono.

Probabilmente la colla non è idonea per il tipo di allumino e sarà necessario ristamparli su un supporto diverso.
Un breve stop a pranzo e si lavora fino a sera, ma al calar della luce è tutto ok, il gruppo presente ha fatto un lavoro eccellente.

Il giorno 16 è arrivato e si dovrà iniziare a caricare dalle 14, purtroppo.
Adoperiamo la tarda mattinata per le poche cose rimaste ancora in sospeso ma poi in fila indiana ci portiamo alla volta di Cerveteri dove è ubicata la sede operativa del nostro spedizioniere.

Sul posto troviamo i container già posizionati con i portelloni aperti, ma la banchina ha una altezza diversa rispetto all’ingresso nei container e questo sarà senza dubbio un problema da risolvere.

Iniziamo a caricare le moto, sembra più semplice.
La prima BMW proviamo a legarla prima sul cavalletto centrale, ma poi Marco preferisce spostarla sul cavalletto laterale. Sicuramente la scelta migliore.
Uno dopo l’altra sistemiamo le 12 moto riuscendo a togliere soltanto una valigia MyTEch da ogni moto.

Non vogliamo commettere l’errore del Nepal 2014 e cerchiamo di provvedere con la massima cura.

Nel frattempo riusciamo a reperire delle rampe per far entrare i Daily in modo agevole nell’altro container.

Stefano con la sua officina viaggiante prepara i due furgoni per l’ingresso, operazione molto delicata.

Vengono quindi smontate le ruote e montati dei cerchi nudi: ciò comporta l’abbassamento di diverso centimetri.

L’altezza massima che ci possiamo permettere è mt 2.58: il Daily chiuso ci passa per un pelo, il finestrato ha una tolleranza superiore, ce l’abbiamo fatta.

È notte quando usciamo sollevati dall’area di imbarco, una cosa in meno da fare ed un passo in più verso Panama e verso l’inizio del nostro viaggio.

Ma le cose da fare non sono purtroppo terminate.
Vaccinazioni, patente internazionale, ancora qualche materiale da ritirare e sarà così fino al giorno della partenza.
Ci siamo.