19 settembre 2014

Esco vestito come un’astronauta, fa un freddo boia ma è sempre il vento quello che fa più danni. La perturbazione che sta scendendo dalla Siberia ci farà compagnia ancora per qualche giorno, almeno così dice il meteo.

Scelgo la colazione norvegese, in onore di Dag, e mi portano uova, salmone ed una crema al limone e secondo me sono più fortunato di chi ha scelto la colazione americana con hot dog e ketchup.

Pagare ed uscire dal parcheggio non è semplice, dobbiamo stare tutti uniti e fare le cose tutti insieme, almeno queste sono le richieste per la sicurezza.

Prima tappa è il rifornimento carburante, la nostra palla al piede, perdiamo più di un ora. Non si riesce a capire il perché debbano darti 10 o 15 litri massimo alla volta costringendoci a fare mille calcoli su altrettanti scontrini. Compriamo anche due nuove taniche per la benzina, ci premuniamo per eventuali necessità in Kazakhstan.

18 km e siamo al confine, salutiamo i colleghi russi e dopo il controllo passaporti in uscita siamo al controllo polizia kazako. Non è facilissimo riempire moduli e form, nessuno qui parla inglese ma con un pochino di pazienza riusciamo nell’intento.

Sono quasi le 11 quando usciamo dal posto di polizia. Ad attenderci una macchina di colleghi, questa volta inaspettati, che sembra abbiano il compito di farci strada fino a Kostanaj. Ho un poco di timore, ricordo ancora la strada nel 2002, una valanga di buche e sabbia, ora invece la strada nera è liscia e vellutata come un tavolo da biliardo, tutto è cambiato. A 100 all’ora ci dirigiamo verso sud ed anche la natura qui è cambiata: via i boschi per fare posto ad una spianata infinita. Km di coltivazione di cereali ed ortaggi ambo i lati della strada con una estensione senza fine. Questo è il Kazakhstan.

Ci sono 10° ma con il vento la sensazione è almeno la metà. Ci fermiamo al change per cambiare moneta, un euro sono 235 tenge e con mille euro ce ne danno un pacchetto alto 10 centimetri. Di fianco alla stazione del cambio c’è il bureau per stipulare le assicurazioni, in Kazakhstan la carta verde muore e bisogna comprare qui un nuovo contratto. Il problema è che per ogni assicurazione, dal costo di circa un euro, ci vogliono 40 minuti e la polizia ci sollecita ad andare via in quanto abbiamo fissato un incontro per le 14. Le assicurazioni, ci promettono, le farete in città dove è più facile e veloce.

Solo Bert e Dag riescono a stipulare prima di venir trascinati via dai colleghi verso Kostanaj. Arriviamo al Quartier Generale in perfetto orario e pranziamo presso la mensa dell’enorme complesso. Non ci aspettavamo questa accoglienza, gli ultimi contatti avuti erano rimasti molto vaghi, ed invece ci troviamo con 2 appuntamenti: la stampa alle 16.00 ed una altro alle 17.00 nell’aula magna della struttura con decine e decine di Ufficiali ed il Comandante del Centro.

L’incontro con la stampa dura però più del previsto, i giornalisti sono curiosissimi e ci fanno molte domande, ma più che altro vogliono sapere di questa collaborazione con Interpol.

Nell’aula magna invece abbiamo la possibilità di proiettare il video e quando le immagini ricordano il Kazakhstan scatta un lungo applauso. Poi le domande e la prima molto singolare: – come mai avete scelto questo periodo così freddo per viaggiare? La risposta scherzosa è stata: -ho attraversato il vostro paese nel mese di luglio con 40° e volevo verificare cosa si provava a farlo a 0°! Ma in realtà abbiamo dovuto “mediare” i periodi per arrivare in Nepal con un tempo favorevole, ad ottobre sarà infatti alta stagione.

Per cena siamo ancora ospiti del Dipartimento di Polizia e sempre presso la loro mensa. A farci compagnia il Comandante ed il Vice e ci intratteniamo fino a tardi in una gradevole conversazione che termina con il parlare di Totti e della Roma, inevitabile direi. E si, quest’argomento è d’obbligo soprattutto dopo la partita di calcetto improvvisata nel pomeriggio: squadra kazaka contro Francesco, Andrea, Jordi, Bert ed Olga. Primo tempo 3 a 2 per noi, ma poi arrivano i rinforzi per la squadra celeste e perdiamo 5 a 3 L.

Prima di andare a dormire ci ricordiamo della stipula delle assicurazioni e raccogliamo tutti i documenti necessari, anche in questo ci aiuteranno i colleghi locali che domattina ci porteranno direttamente le polizze firmate.